sabato 25 luglio 2009
Centro del lavoro
E' un modello a rete che lega il mondo del lavoro con la scuola, la formazione professionale, le istituzioni e le imprese o gli enti privati e pubblici con l'obbiettivo di soddisfare le esigenze con interventi mirati. Questo centro offre servizi per la ricerca del lavoro oppure per i lavoratori che hanno bisogno di aiuto con attività specifiche.
Sono state create diverse linee per aiutare i cittadini:
- linea rosa: si occupa di aiutare le donne nella formazione professionale con la promozione e l'incetivazione dell'imprenditorialità femminile.
- linea verde: è rivolta ai giovani diplomati e laureati ad entrare con facilità nel mondo del lavoro.
- linea arcobaleno: si occupa degli immigrati e a facilitare la loro integrazione nella società italiana, cominciando dall'aiutarli a trovare un impiego in Italia.
- linea argento: riguarda le persone sopra i 40 anni che hanno perso il loro lavoro.
- Kit informativi: sono strumenti cartacei o multimediali che vengono dati alle persone in cerca di lavoro.
- Azioni di informazione
- Ricerca di spazi: consiste in una mappatura di spazi per l'insediamento di attività commerciali con aziende già esistenti per una possibile dislocazione e di attività lavortive nell'area territoriale.
- Sostegno: dopo l'apertura di una attività imprenditoriale.
- Telelavoro: consiste nella realizzazione di centri con la possibilità di telelavoro.
- Sistema operativo: si occupa del punto di incontro tra la domanda e l'offerta e serve per la condivisione di informazioni tra enti e associazioni.
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Centro del lavoro
Centro culturale Baluardo
Un altro evento che ha mobilitato un grande numero di persone è stato il concerto, ovviamente gratuito, di musica hip hop svolto a settembre 2008. questo concerto è stato importante perché è riuscito a mobilitare tantissime persone, e tra queste anche coloro che pur non abitando a Quarto Oggiaro si sono spinte oltre ai pregiudizi sul quartiere e son venuti lo stesso ad ascoltare e vedere questo spettacolo.
Quindi si può affermare che questo centro fa di tutto per ridurre al minimo i giudizi negativi sul quartiere, senza mascherarli, ma cercando attività e modi sempre diversi per far aggregare le persone che abitano a Quarto Oggiaro. E per questo si dovrebbe essere riconoscenti a queste persone, come a tutti coloro che si occupano di risollevare quartieri degradati come questo anche con semplici eventi come lo può essere un concerto oppure un corteo di carnevale.
Centri di aggregazione multifunzionale (C.A.M)
Tante sono le iniziative organizzate:
· laboratori artistici, creativi,musicali, di espressione corporea
· incontri di gioco,feste a tema, animazione e spettacoli teatrali
· corsi di lingua e di informatica
· visite guidate a mostre e monumenti,incontri di cultura generale e su argomenti di interesse sociale
Possono accedere ai servizi del C.A.M tutti i cittadini. Per soddisfare ogni esigenza ci sono attività dedicate solo a certe fasce d'età altre tra le diverse fasce, anche per permettere l'integrazione di tutti. Inoltre sono state approntate delle modifiche alle strutture utilizzate per rendere più facile l'accesso anche alle persone diversamente abili.
Le attività svolte all'interno dei centri sono spesso realizzati insieme alle altre associazioni presenti nel territorio(vedi altri Link), e non hanno finalità solo ludico-ricreative ma servono anche per la riqualificazione delle zone periferiche.
Nelle foto: graffiti realizzati da ragazzi che frequentano il centro di aggregazione multifunzionale.
martedì 21 luglio 2009
Associazione Vivibile
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Associazioni
La villa Scheibler
Inizialmente era la tenuta personale di caccia di Ludovico il Moro, in quanto comprende l’immenso parco che prende il nome della villa, poi negli anni successivi venne disabitata e andò in decadimento.
Il nome della villa deriva dai suoi ultimi proprietari che nel 1926 decisero di affidarla al comune di Milano.
Grazie al progetto di restaurazione e ricostruzione delle periferie “urban II”, finanziato maggiormente dall’Unione europea, la villa venne completamente ristrutturata in soli 2 anni dal 2006 al 2008.
Il 15 maggio 2008 è stata inaugurata dal sindaco Moratti in compagnia del membro della commissione dell’Unione europea ritenendosi soddisfatta dei lavori e augurandosi che si possa trovare un giusto ruolo alla struttura; mentre al pubblico venne aperta poche settimane dopo.
Ora è adibita per ospitare la casa delle associazioni della zona 8 e non è aperta al pubblico fino a data da destinarsi.
Cenni storici:
La villa originariamente apparteneva a Ludovico il Moro che la utilizzava come tenuta di caccia. Inseguito appartenne fino alla metà del 600 ai Del Maino, vicino alla casa principale si trovavano degli ambienti utilizzati per l’agricoltura.
La composizione della villa cambiò fino ad arrivare così come la possiamo vedere oggi attraverso le ristrutturazioni dei personaggi che, dopo i Del Maino divennero i Longo (nobili milanesi) che decisero di abbellire la facciata, le finestre e il portico con delle colonne che sono visibili tutt’ora.
Inseguito la villa venne comprata dal conte Scheibler che terminò il periodo fiorente arrivando così al degrado.
Nel 1926 venne comprata dal comune di Milano che la utilizzò come rifugio dei sfollati di guerra, ed è così che il livello di degrado e decadimento iniziò a prendere possesso della villa Scheibler.
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Villa Scheibler
La riqualificazione del parco di villa Scheibler
I percorsi con ingresso al parco saranno larghi 4.50 metri per favorire una percorribilità anche ciclabile, quelli più interni saranno larghi 4 metri . Lungo tutti i percorsi saranno collocati panchine e cestini sia nuovi che ristrutturati. Due fontanelle e un parcheggio per biciclette saranno posizionati presso le aree ludico-ricreative per i bambini e sarà inoltre collocato tutto l'occorrente per la raccolta e la pulizia degli escrementi dei cani. Per ciò che concerne l'illuminazione del parco si è provveduto alla sostituzione delle 4 torri-faro esistenti con apparecchi diversificati per tipo e funzioni opportunamente distribuiti all'interno del parco, con obiettivi anche di fruibilità notturna(passeggiate, spettacoli...).
Inoltre saranno piantate tanti nuovi tipi di arbusti, per provvedere alla intensificazione del verde in città, tutte queste nuove piante avranno un loro impianto di irrigazione.
Così facendo con la ristrutturazione di quest'area e di aree adiacenti diventeranno sempre più parte della vita dei milanesi, che vedranno in essi non più dei ruderi o dei pericoli ma luoghi di intrattenimenti e di incontri.
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Villa Scheibler
lunedì 20 luglio 2009
La storia di Quarto Oggiaro
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Il quartiere fa parte della zona 8 di Milano, originarimente si chiamava Quarto Ulgerio ed era un borgo indipendente ma nel Novembre del 1923 venne inglobato a Milano. Gli anni Quaranta furono gli anni delle immigrazioni dal Sud Italia verso il Nord e le sue industrie, così dieci anni dopo vennero costruite le prime case popolari all'interno di questo quartiere che proprio in questi anni prese il nome di Quarto Oggiaro. Questo cambiamento può derivare da due versioni, la prima sostiene che Ulgerio fosse una variazione di Oggiaro in onore del primo abitante del quartiere, la seconda invece sostiene in un cambiamento di pronuncia da Ulgerio-Oggerio-Oggiaro. Negli anni Sessanta il quartiere venne ampliato con altrettante case popolari destinate prima agli immigrati dal Sud ed inseguito a molte persone immigrate dall'estero, che cercano in Italia di rifarsi una vita.
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Storia Quarto Oggiaro
Motivazione
Ciao a tutti sono Valentina, ho partecipato alla creazione di questo blog perchè io personalmente sono stufa di vergognarmi di dire dove abito.
Questo accade perchè, puntualmente mi vengono fatte delle battute poco piacevoli sul mio quartiere; allora io e le mie amiche abbiamo deciso di fare questo blog per far capire a tutti che non sempre quello che è il pensiero comune corrisponde alla verità. E' assurdo che sono arrivata al punto di vergognarmi di dire dove abito senza un vero motivo, perchè in 25 anni che abito qui non mi è mai successo niente di brutto ne a me, ne alle persone a me vicine, anzi io adoro il mio quartiere e mi sento più tranquilla qui che in molti altri posti. Quindi cercheremo di dimostrare che Quarto Oggiaro non è solo quel quartiere malfamato e disastroso che i media e le dicerie ci vogliono far credere, ma al contrario è un quartiere che è risorto da un passato burrascoso che noi stesse non neghiamo (e anzi descriviamo nel sito). Tutti questi cambiamenti positivi li dobbiamo alle molte associazioni, istituzioni, oratori ma soprattutto ai cittadini stessi che si impegnano ogni giorno per creare un ambiente dove le loro famiglie e i loro figli possano vivere serenamente.
Per questo abbiamo intitolato il blog: L'altra faccia di Quarto Oggiaro perchè il nostro scopo è di farvi vedere la "faccia" più nascosta che nessuno racconta mai ma che esiste ed è la più importante del nostro quartiere. Con la speranza di farvi cambiare idea vi auguro una buona lettura :)
Ciao sono Camilla, ho collaborato nella crazione di questo blog su Quarto Oggiaro per fare aprire gli occhi alle persone che appena sentono il nome del quartiere in cui vivo(da 26 anni) iniziano a ridere o a fare commenti di ogni tipo, alcuni addirittura fuori dal comune.
Come ad esempio il commento di un ragazzo che 4 anni fa sosteneva che tutti gli abitanti di Quarto Oggiaro sono muniti almeno di coltello e che dovevo averlo per forza anche io...
Mi infastidiscono i commenti delle persone che parlano tanto per sentito dire oppure per quello che è stato negli anni 60-70 senza preoccuparsi di verificare personalmente come le cose siano cambiate davvero.
Oggi possiamo ritrovare tante attività, che una volta non esistevano o non venivano neanche prese seriamete, che ci mettono l'anima per far vivere i cittadini in modo normale e tranquillo senza che si sentano il peso sulla pelle del posto in cui vivono.
Sono molto contenta di aver partecipato a questo progetto in modo che tutti e dico proprio tutti possano capire come le nuove generazioni stanno piano piano cambiando il modo di vivere il quartiere grazie alle numerose attività di associazioni, centri culturali e per i più piccoli sono predisposti gli oratori.
Sono convinta che attraverso le attività locali e attraverso l'aiuto (sperato) del comune di Milano potrà addirittura cambiare del tutto e la gente si dimenticherà del tutto della fama malfamata che tutt'ora sopravvive.
Questo accade perchè, puntualmente mi vengono fatte delle battute poco piacevoli sul mio quartiere; allora io e le mie amiche abbiamo deciso di fare questo blog per far capire a tutti che non sempre quello che è il pensiero comune corrisponde alla verità. E' assurdo che sono arrivata al punto di vergognarmi di dire dove abito senza un vero motivo, perchè in 25 anni che abito qui non mi è mai successo niente di brutto ne a me, ne alle persone a me vicine, anzi io adoro il mio quartiere e mi sento più tranquilla qui che in molti altri posti. Quindi cercheremo di dimostrare che Quarto Oggiaro non è solo quel quartiere malfamato e disastroso che i media e le dicerie ci vogliono far credere, ma al contrario è un quartiere che è risorto da un passato burrascoso che noi stesse non neghiamo (e anzi descriviamo nel sito). Tutti questi cambiamenti positivi li dobbiamo alle molte associazioni, istituzioni, oratori ma soprattutto ai cittadini stessi che si impegnano ogni giorno per creare un ambiente dove le loro famiglie e i loro figli possano vivere serenamente.
Per questo abbiamo intitolato il blog: L'altra faccia di Quarto Oggiaro perchè il nostro scopo è di farvi vedere la "faccia" più nascosta che nessuno racconta mai ma che esiste ed è la più importante del nostro quartiere. Con la speranza di farvi cambiare idea vi auguro una buona lettura :)
Ciao sono Camilla, ho collaborato nella crazione di questo blog su Quarto Oggiaro per fare aprire gli occhi alle persone che appena sentono il nome del quartiere in cui vivo(da 26 anni) iniziano a ridere o a fare commenti di ogni tipo, alcuni addirittura fuori dal comune.
Come ad esempio il commento di un ragazzo che 4 anni fa sosteneva che tutti gli abitanti di Quarto Oggiaro sono muniti almeno di coltello e che dovevo averlo per forza anche io...
Mi infastidiscono i commenti delle persone che parlano tanto per sentito dire oppure per quello che è stato negli anni 60-70 senza preoccuparsi di verificare personalmente come le cose siano cambiate davvero.
Oggi possiamo ritrovare tante attività, che una volta non esistevano o non venivano neanche prese seriamete, che ci mettono l'anima per far vivere i cittadini in modo normale e tranquillo senza che si sentano il peso sulla pelle del posto in cui vivono.
Sono molto contenta di aver partecipato a questo progetto in modo che tutti e dico proprio tutti possano capire come le nuove generazioni stanno piano piano cambiando il modo di vivere il quartiere grazie alle numerose attività di associazioni, centri culturali e per i più piccoli sono predisposti gli oratori.
Sono convinta che attraverso le attività locali e attraverso l'aiuto (sperato) del comune di Milano potrà addirittura cambiare del tutto e la gente si dimenticherà del tutto della fama malfamata che tutt'ora sopravvive.
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