Inizialmente era la tenuta personale di caccia di Ludovico il Moro, in quanto comprende l’immenso parco che prende il nome della villa, poi negli anni successivi venne disabitata e andò in decadimento.
Il nome della villa deriva dai suoi ultimi proprietari che nel 1926 decisero di affidarla al comune di Milano.
Grazie al progetto di restaurazione e ricostruzione delle periferie “urban II”, finanziato maggiormente dall’Unione europea, la villa venne completamente ristrutturata in soli 2 anni dal 2006 al 2008.
Il 15 maggio 2008 è stata inaugurata dal sindaco Moratti in compagnia del membro della commissione dell’Unione europea ritenendosi soddisfatta dei lavori e augurandosi che si possa trovare un giusto ruolo alla struttura; mentre al pubblico venne aperta poche settimane dopo.
Ora è adibita per ospitare la casa delle associazioni della zona 8 e non è aperta al pubblico fino a data da destinarsi.
Cenni storici:
La villa originariamente apparteneva a Ludovico il Moro che la utilizzava come tenuta di caccia. Inseguito appartenne fino alla metà del 600 ai Del Maino, vicino alla casa principale si trovavano degli ambienti utilizzati per l’agricoltura.
La composizione della villa cambiò fino ad arrivare così come la possiamo vedere oggi attraverso le ristrutturazioni dei personaggi che, dopo i Del Maino divennero i Longo (nobili milanesi) che decisero di abbellire la facciata, le finestre e il portico con delle colonne che sono visibili tutt’ora.
Inseguito la villa venne comprata dal conte Scheibler che terminò il periodo fiorente arrivando così al degrado.
Nel 1926 venne comprata dal comune di Milano che la utilizzò come rifugio dei sfollati di guerra, ed è così che il livello di degrado e decadimento iniziò a prendere possesso della villa Scheibler.
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