Ciao a tutti sono Valentina, ho partecipato alla creazione di questo blog perchè io personalmente sono stufa di vergognarmi di dire dove abito.
Questo accade perchè, puntualmente mi vengono fatte delle battute poco piacevoli sul mio quartiere; allora io e le mie amiche abbiamo deciso di fare questo blog per far capire a tutti che non sempre quello che è il pensiero comune corrisponde alla verità. E' assurdo che sono arrivata al punto di vergognarmi di dire dove abito senza un vero motivo, perchè in 25 anni che abito qui non mi è mai successo niente di brutto ne a me, ne alle persone a me vicine, anzi io adoro il mio quartiere e mi sento più tranquilla qui che in molti altri posti. Quindi cercheremo di dimostrare che Quarto Oggiaro non è solo quel quartiere malfamato e disastroso che i media e le dicerie ci vogliono far credere, ma al contrario è un quartiere che è risorto da un passato burrascoso che noi stesse non neghiamo (e anzi descriviamo nel sito). Tutti questi cambiamenti positivi li dobbiamo alle molte associazioni, istituzioni, oratori ma soprattutto ai cittadini stessi che si impegnano ogni giorno per creare un ambiente dove le loro famiglie e i loro figli possano vivere serenamente.
Per questo abbiamo intitolato il blog: L'altra faccia di Quarto Oggiaro perchè il nostro scopo è di farvi vedere la "faccia" più nascosta che nessuno racconta mai ma che esiste ed è la più importante del nostro quartiere. Con la speranza di farvi cambiare idea vi auguro una buona lettura :)
Ciao sono Camilla, ho collaborato nella crazione di questo blog su Quarto Oggiaro per fare aprire gli occhi alle persone che appena sentono il nome del quartiere in cui vivo(da 26 anni) iniziano a ridere o a fare commenti di ogni tipo, alcuni addirittura fuori dal comune.
Come ad esempio il commento di un ragazzo che 4 anni fa sosteneva che tutti gli abitanti di Quarto Oggiaro sono muniti almeno di coltello e che dovevo averlo per forza anche io...
Mi infastidiscono i commenti delle persone che parlano tanto per sentito dire oppure per quello che è stato negli anni 60-70 senza preoccuparsi di verificare personalmente come le cose siano cambiate davvero.
Oggi possiamo ritrovare tante attività, che una volta non esistevano o non venivano neanche prese seriamete, che ci mettono l'anima per far vivere i cittadini in modo normale e tranquillo senza che si sentano il peso sulla pelle del posto in cui vivono.
Sono molto contenta di aver partecipato a questo progetto in modo che tutti e dico proprio tutti possano capire come le nuove generazioni stanno piano piano cambiando il modo di vivere il quartiere grazie alle numerose attività di associazioni, centri culturali e per i più piccoli sono predisposti gli oratori.
Sono convinta che attraverso le attività locali e attraverso l'aiuto (sperato) del comune di Milano potrà addirittura cambiare del tutto e la gente si dimenticherà del tutto della fama malfamata che tutt'ora sopravvive.
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